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Anno 2012


3 gennaio 2012 (lunedì)

Facendo lo slalom tra un festeggiamento e l’altro, Emanuela è riuscita a incastrare il suo compleanno mantenendo anche la tradizione, nonostante sia giorno di lavoro (… per qualcuno…) della prima spulennata del nuovo anno. Verso le 19 ci siamo offerti in diversi di cominciare il lavoro, dato che Elvio non era ancora arrivato, la cugina ci ha subito dissuasi perché tanto era sicura che qualunque iniziativa non avrebbe trovato il consenso del capo-pulennaro in carica. Ad onor del vero bisogna ammettere che il risultato è stato all’altezza delle migliori aspettative sia in versione mais che in versione castagna. Onore alla faticaccia di chi ha girato il paiolo.

2 gennaio 2012

C’è quest’anno un mezzo guaio:
ti combacia col notaio!!!
E poi il cinque la vecchietta
porta a tutti la calzetta
per il sei la laureata
t’ha impegnato la giornata
e finiamo il giorno otto
che faremo un altro botto.
Ma stasera siamo al tre
festeggiamo proprio te
la polenta tutta d’oro
fa contorno al nostro coro
TANTI AUGURI,
HAPPY BIRTHDAY,
col compleanno la prima sei...

Fermo

5 gennaio 2012

Ci secca ammetterlo ma ogni anno diventa più faticoso aspettare la Befana, fortuna che eravamo in buona compagnia e con la presenza di due under 11 che danno sempre un sapore più gustoso a questa festa. Il gruppo dei befanari ha fatto il suo ingresso a tarda ora in una nuvola di fumi, (non solo quelli della gelida pioggia), cantando le rituali strofe; la figlia della Befana ha lasciato l’impronta delle sue labbra inrossettate sulle guance di tutti gli uomini presenti salvo Peppe che si è tenuto alla larga rifugiandosi dietro i tavoli

6 gennaio 2012

le Befane di ieri sera lasciano il posto alla truppa di giovanotti/e accorsi a far festa con Elena per la sua tesi. Per quel poco che ci hanno raccontato boys girls presenti, la serata è stata piacevole e senza eccessi e si è prolungata fino alle tre. Ancora congratulazioni ad Elena che aveva già condiviso con la Valletta il suo successo. Sua sorella Sara aveva raccolto gli auguri e le impronte di parecchi amici in un quadernone che le ha consegnato il giorno della Laurea, da lì proviene questa dedica:

Dicembre 2011

Un filo lega insieme tutte queste mani,
sono nel tuo passato, saranno nel tuo domani.
E’ una catena forte che le stringe insieme
il legame di amore di chi ti vuole bene,
sono ali robuste, ognuna lo sai, vola
ti hanno fatto sentire che non sarai mai sola.
Procedi spedita ma non farti idee strambe
hai bisogno degli altri anche se hai buone gambe,
ti abbracciamo forte, forte, per noi sei sempre la stessa
anche se puoi fregiarti del titolo di dottoressa.

7 gennaio 2012

Basta con la cucina!!! Stasera tutti a mangiare la pizza e per una volta non dobbiamo scervellarci per trovare il menù adatto a tutte le variegate esigenze della nostra grande famiglia: diete, gusti, preferenze, niente avanzi, “non mi ci va”, ancora pollo?!?!?! etc. etc….

8 gennaio 2012

Domenica precedente al rientro a scuola dopo la lunga sequenza delle vacanze natalizie, che quest’anno, purtroppo, sono toccate anche a qualche lavoratore anziché solamente agli studenti. Comunque chiudiamo in bellezza festeggiando un altro grande traguardo raggiunto da Caterina che, a pochi giorni di distanza da Elena, ha affrontato e brillantemente concluso la discussione della sua tesi matematica. Divisi nuovamente i tavoli in due apparecchiature: giovani e … ancora giovani, questi ultimi si sono lamentati per la troppa distanza tra una postazione e l’altra anche se poi entrambe le coalizioni hanno spolverato di pari passo pici, roast-beaf, sformati…. e tutte le specialità preparate da Letizia

a Caterina

Nel bel Pian dei Mantellini
sono giunti lor per primi
per tagliare ‘sto traguardo
e gettar oltre lo sguardo.

Con le formule “x… k “
Caterina se ne scappa ,
lei propone la sua tesi
che a sentir si resta presi
l’aureo numero discute
e timore a tutti incute.

Col tacchetto e tutta in tiro
non adopra mai la biro
ma con slides a rota lenta
il lavoro suo presenta.

C’è persino Paperino
per smorzare un attimino
il concetto un po’ pesante
anche per un insegnante
ed a fine esposizione,
quasi a scioglier la tensione,

giunge un plauso assai scrosciante
… e a Luciano un bel calmante.
Centodieci e pur la lode
dallo scranno chiaro s’ode
con l’evviva dei ragazzi
fa l ’en plaine …mica .azzi

Compleanno di Silvio

Ma che bello questa sera alla Valletta
Siam venuti coi cappotti tutti in fretta
Confidando in una lauta cenetta
Che la festa c’è di Silvio … gran “forchetta” …

Lui ci bacia e ci dona un gran sorriso
Ma si turba quando a cena vede il … riso …
Dice che gli fa venire il mal di testa
Anche solo quando mangia la minestra

Se invece c’è la pizza e mozzarella
Quella si che è per lui serata bella
E divora tutto quanto con impegno
Senza lasciare nel piatto manco il segno

Ma Silvietto che stasera festeggiamo
e mascotte della Valletta eleggiamo
un po’ vispo, birichino ed impiccione
lascia spesso la sua roba in confusione

… salvo poi a fine pasto aiutare
lui sparecchia e si mette ad asciugare
ed ancora prima di varcar la porta
ha già pronta sotto braccio la sua sporta

con leccornie per il pranzo del domani
mica con gli avanzi che si danno ai cani.
Molto è accorto ed usa ogni sua dovizia
come prendere il dolcetto per Letizia

da gustarsi insieme al sorso del caffè
che alla fine di ogni cena sempre c’è.
Ma se lo volete proprio far contento
due coperchi e una marcetta controtempo

mentre Peppe prova il lancio del pallone
e la sala intona tosto la canzone
siamo pronti qui a cantare “Tanti Auguri”
a Silvietto per i giorni suoi futuri.

Dagli Amici della Valletta … Tutti ma proprio Tutti a Silvio con affetto 18.01.2012

Auguri ad Ivana 26 gennaio 2012

E’ un gennaio davvero strano
niente neve, freddo un poco
nell’inverno mano a mano
risparmiato s’è col fuoco.

Primo mese di quest’anno
sei la terza a festeggiare
senza trucco e senza inganno
ci vogliamo rallegrare:
lascia perdere il confronto
con l’aire dei vent’anni
basta solo mette’ in conto
meno impegni …e ‘un si fa’ danni,
e alla moda di Luciano
la buttiamo un poco là:
non è sforzo duro e vano
credi, proprio non mi va.

Con gli auguri si conclude
fatti in coro con passione
(lesti, lesti poi si chiude
… che di panni ne ho un vagone)

BUON COMPLEANNO

11 febbraio 2012

E’ sera, trine di gelo alle finestre e neve, tanta neve fuori. In alcuni punti il vento forte di ieri sera l’ha spazzata in mucchi alti un metro, altrove l’ha portata via quasi del tutto lasciando intravedere tegolini scoperti, erba e tutti i rami degli alberi spogli. Per il secondo fine settimana consecutivo la Valletta è rimasta abbandonata, abbiamo rinunciato anche ad una spedizione esplorativa scoraggiati dalla bufera di ieri che ha portato il rinforzo allo strato già abbondante depositato nella settimana. Ci scambiamo qualche telefonata per commentare il tempo ed avere le notizie che non è possibile scambiarsi a voce, ma ognuno rimane al calduccio nella propria casa aspettando il “disgelo”.     Foto

La Valletta (19 febbraio 2012)


Auguri a Mariangela

La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al dì di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine Su la scala a filar la vecchierella, Incontro là dove si perde il giorno; E novellando vien del suo buon tempo, Quando ai dì della festa ella si ornava, .... ...

 

Giacomo Leopardi

25 febbraio 2012 Angela ha tardato a mandare la rima di auguri per Mariangela, così Giovanni è ricorso ad un classico – appropriato al festeggiamento “ sabatale” - per il di lei compleanno. La Valletta è ancora inagibile causa strada innevata, acqua congelata e un rubinetto schiantato, così la nostra Mariangela ci ha offerto una lauta cena al ristorante: abbiamo apprezzato la varietà e la bontà del cibo ma ancora di più la reciproca compagnia di cui tutti avevamo sentito la mancanza.

8 febbraio 2012
Oh Mariangela che danno,
troppa neve al compleanno
troppo gelo da spalare
non possiamo festeggiare,
anche a piedi sono guai…
sembra non finire mai.

Ci si è messo anche un camino
a fornirti il contentino,
se ‘un c’è il turno perlomeno
puoi contare su Moreno,
poi speriamo che febbraio
si riporti via ogni guaio.

Noi stasera ti si canta
(sono tre dopo sessanta)
pochi o troppi è relativo
meglio un brindisi giulivo
“TANTI AUGURI …SENZA FRETTA…
DAGLI AMICI DELLA VALLETTA”

3 marzo 2012

Giovanni ed Ivana partono in avanscoperta per la Valletta, la strada non è più coperta di neve e mostra i profondi solchi causati dal trasporto del legname accatastato nel bosco; tra molti scossoni riescono comunque a raggiungere la meta. La casa è fredda ma sembra che il ghiaccio non abbia provocato altri danni; mentre Giovanni provvede all’ accensione della stufa e al cambio del rubinetto rotto Ivana fa una ricognizione nel reparto cucina: 2 banane completamente annerite sorridono melanconicamente dal cestino della frutta, alcune mele e pere invece si sono lentamente prosciugate … ma ci stanno aspettando. Per stasera però rimaniamo ancora ciascuno a casa propria, domani riprenderemo le buone abitudini e con un giro di telefonate concordiamo il menù di riapertura e le prove per il concertino di San Giuseppe.

10 marzo 2012

Il più fitto mistero circonda i preparativi per il “posticipo della festa delle donne”: Il riserbo degli uomini è così totale … che ci fa pensare male: mica sarà che neanche loro sanno quello che stanno facendo???. Alla domanda “che preparate per secondo?”, (fatta nooooooon per curiosità … ma per evitare doppioni alla domenica) segue la risposta “Fatevi i secondi vostri”; alla domanda “come andate alla Valletta?” segue la risposta “certo non a piedi” alla richiesta di precisazioni (fatta nooooooon per curiosità ma per sapere quali macchine restavano a disposizione per andare alla Valletta), rispondono esitanti “per fare la spesa forse Elvio passa a prendere Peppe, che aspetta la chiamata di Luciano, mentre Enio e Moreno non si muoveranno prima che Maurizio arrivi da Abbadia quando è sicuro che Giorgio sia informato del programma della serata, semprechè Luciano abbia capito bene e quindi ….etc. etc. etc. imbarcandosi in discorsi sempre più complicati e contraddittori che di nuovo ci fanno pensare che sia tutto in alto mare.

Conoscendo i tempi organizzativi dei nostri uomini e vedendo che alle 16 le acque sono sempre ferme e nessuno si muove di casa segue la domanda “a che ora andate a fare la spesa?” (fatta nooooooon per curiosità … ma per fare previsioni sul menù: data l’ora … pasta all’olio o rosticceria?) la risposta continua ad essere molto generica per cui concludiamo “o i nostri prodi sono totalmente disorganizzati … o si sono organizzati fin troppo bene!!!” Per un disguido di orari arriviamo alla spicciolata e con un minimo ritardo, Peppe ci accoglie con l’aperitivo e con un “sbrigatevi che si ghiacciano i maccheroni, è chesta l’ora di arrivà, poi se la robba è scotta nun vi lamentate etc., etc, etc,” l’altro lato dell’accoglienza è invece un mazzolino di mimosa con tanto di biglietto personalizzato e poesia dedicata a tutte noi, porta da un rappresentante in divisa cuciniera. Tavola apparecchiata alla perfezione, spiedini di antipasto ficcati scenograficamente su gustose mele verdi, il menù in rima ad ogni postazione.

Ci sono riservati, come sempre, i posti che durante l’anno sono occupati dagli uomini: dal lato dei termosifoni dove non ci si deve alzare per servire a tavola. Le portate prelibate (ma non farina del loro sacco) si succedono nel solito clima scherzoso di frecciatelle in proposito e risposte appropriate per mantenere la parte di provetti cuochi. Unico neo della serata l’insalata, lavata perfettamente ma servita a foglie intere come pure i fragoloni divisi sommariamente in due, e, per il prossimo anno, una richiestina: “non ci fate mancare il turà!”. Piccoli particolari a fronte dell’ impegno di mettersi per una volta al posto nostro, in modo da apprezzare ancora di più il servizio che offriamo tutti gli altri giorni dell’anno. Cucina e stanze sono state opportunamente rigovernate mentre noi conversavamo tranquillamente sedute a tavola. Nonostante i più caldi complimenti ai boys della Valletta è come sempre caduta nel vuoto la proposta di rifarci più spesso.

08.03.2012 (o quasi)

MENU

Aperitivo stuzzichino

Antipasto (toscano) col ciaccino

Tagliatelle al sugo o pesto
La lasagna farà il resto

Per secondo Maialino
e ripieno di tacchino

Di contorno lo sformato
con carciofi o con finocchi
per riempire panza ed occhi

Con le fragole la panna

e per finire “che cuccagna”

Quella torta di “Mimosa”
che poi piace ad ogni sposa

Un bel brindisi e il caffè
‘che più bella festa ‘un c’è

Un po’ tardi vien l’invito
ma auguriam buon appetito
A te in pantaloni o gonna
e  gridiam “W la Donna”



DOVE CORRI
COME TI AFFANNI
QUANTE PREMURE

PER UNA VOLTA

SIEDI
STAI
RIPOSA

PENSO IO

LASCIA CHE
UN PICCOLO GESTO
DI AFFETTO

TI SIGNIFICHI

LA MIA STIMA
IMMENSA

LA MIA DEDIZIONE
ASSOLUTA

COME SOLO
UNA DONNA
PUO’ CONCEPIRE

8/10 Marzo 2012 Gli uomini della Valletta

Immergo i miei occhi nei tuoi
e ci culliamo in un mare di bene

Immergo le mie mani nelle tue
e una tenera carezza scalda l’anima

Ho seguito le tue orme nella neve
ed ho trovato il calore di un focolare

Immergo i miei pensieri nei tuoi
e la vita plana in volo soave

Immergo il mio respiro nel tuo
e si realizza un meraviglioso sogno d’amore

Ho visto il vento scompigliarti i capelli sul viso
ed una lacrima di commozione annunciare il ritorno

Immergo il mio sorriso nel tuo
ed esistere, con te, ha tutt’altro sapore

Toc.  …  Toc.  …  mi hai bussato al cuore
Ho aperto … E’ entrata la Primavera

Auguri a Sara

6 febbraio 2012

Ninna nanna, ninna nanna,  trentun anni  son passati
e per crescere e studiare tutti quanti li hai impegnati.
Ninna nanna, ninna nanna già da tempo eri sognata
nell’attesa  un poco ansiosa di vederti di già nata.
Ninna nanna, ninna nanna e rivedo un capo biondo
con due occhi celestoni e un faccino bello tondo.
A cantar la ninna nanna tocca a te tra qualche mese
ti prepari ad esser mamma e organizzi le tue spese
ma per oggi è festa tua e diciam  Buon Compleanno
spegni tutte ‘ste candele, tanti auguri ti si fanno

Contrada Borgo sabato 17 marzo 2012

Auguri a Letizia

(La Valletta 24 marzo 2012)

Una botta di ghiottoneria sabato alla Valletta. Letizia ha pensato bene di accontentare tutti con milanesi e cotolette d'agnello fritte in un letto di carciofi fritti pure loro. In contrapposizione col famoso "menù dell'ospedale" (lesso, patate lesse e mele al forno n.d.r.) questo è il "menù che ti manda all'ospedale" ...con una bella colica di fegato. Domenica sera eravamo pochi ma non per colpa del menù.>

21 marzo 2012

Poiché l’anno è bisestile, primavera ieri è arrivata
ma vogliamo festeggiarti con la solita cantata.
Per un dono più azzeccato pur Luciano s’è sentito
le “mutande di Abelarda” lui ci aveva suggerito.
 

Non gli abbiamo dato retta, ma l’abbiam considerato
un completo un po’ più sexy per fortuna s’è trovato
e per farti TANTI AUGURI siamo oggi convenuti
alti i calici, brindiamo (non restiamo certo muti!!!!)

9 aprile 2012 Lunedì dell’Angelo

Angela parte da sola con Mariangela perché Peppe è a bruciare le potature di olivo in campagna, il menù d’altronde non prevede preparazioni particolari per cui ce la possiamo prendere comoda. Mentre prepariamo i crostini arrivano alla spicciolata gli altri, baci e saluti per gli auguri e un riepilogo sulle destinazioni dei figli sparsi al mare o al fiume secondo tradizione. Il tavolone basta e avanza per accoglierci a pranzo visto che siamo più o meno i soliti del sabato.

Per smaltire la lauta mangiata, il gruppo dei più parte per il bosco armato di guanti e sacchi così da raccogliere la tanta spazzatura incivilmente buttata ai bordi della strada. Ogni anno sembra aumentare la maleducazione di chi imbratta con noncuranza gli spazi che appartengono alla collettività anziché, se proprio gli piace vivere nella lordura, portarsela a casa propria. 4 o 5 sacchi pieni di bottiglie, plastica e ogni genere di monnezza, sono la triste testimonianza che abbiamo raccolto. 6 aprile 2012 sabato I ragazzi hanno i loro giri come ogni altro sabato e noi stasera ci scambiamo gli auguri di Buona Pasqua per poi andare alla Messa delle dieci, non prima di aver preparato una bella mousse al cioccolato da consumare lunedì. Silvio segue passo, passo Letizia che pesa il cioccolato e apre le uova … preparandole la bilancia, il frullatore e il cucchiaio di legno; se non era per lui ce lo scordavamo anche stavolta. A proposito di uova… per un solo numero di differenza quest’anno Emanuela non ha vinto.

12 aprile 2012 giovedì

Prove infrasettimanali, serali, per un recital di prossima rappresentazione: probabilmente fine maggio o primi di giugno. Ideato da Elvio si è via via arricchito dei contributi di ogni recitante che ha fatto suo il testo aggiungendo o ritoccando i brani. La parte musicale invece prevede canzoni conosciute ed altre “costruite in proprio” (non per questa occasione ma adatte a commentare il testo) e anche queste sono state arrangiate con i suggerimenti dei cantori. Il recital prende lo spunto da fatti di vita per invitare a riflessioni e ricordi.

14 aprile 2012

Come ogni sabato Ivana e Giovanni sono i primi ad arrivare, il cancello scricchiola e gocciola sotto una pioggerella fine, fine. Si danno subito da fare per sgombrare i tavoli e cambiare le vecchie tovaglie di plastica che mostrano ancor più tutti i loro tagli e la loro usura confrontate con i colori e la freschezza di quelle nuove. Perfino il tavolo con il piano di marmo (che pesa un accidente) viene rimesso a nuovo e fissato al muro; intanto arrivano i rinforzi che ammirano la novità e continuano a cambiare un tavolo dopo l’altro, perfino il piano del frigo e lo sparecchio accanto, sono vestiti dei nuovi colori. L’occasione vuole che stasera si festeggi Enio, il veterano nonché sindaco della Valletta, quale occasione migliore!?!? L’odore della plastica nuova è presto cancellato dagli aromi della cucina di Daniela e i tavoli sono imbanditi con aperitivo, antipasti, verdure etc. etc… fino ad arrivare alla torta e al brindisi. Per la serata speciale il lancio speciale di due “palloni” in contemporanea che si alzano fino al soffitto tra le acclamazioni dei presenti. La solita rima, (riveduta e corretta dall’interessato), accompagna un capo Lacoste ed esprime i nostri più calorosi auguri a Egnio.

Auguri a Enio

(La Valletta 14 aprile 2012)

E’ stato un ingordo il “coccodrillo”,
non ci ha lasciato nemmeno un gingillo
ha fatto la parte del leone
avendo noi scelto un suo pantalone.

A noi è piaciuto, e anche parecchio
tu guardati bene davanti allo specchio
speriamo ti calzi, ti vada a pennello
pe’ l tuo compleanno ti faccia più bello.
(Bisogna “azzimassi” a ‘na certa età
sei il più
datato (1) ‘un c’è gnente da fa’)

Da tutti gli amici vicini e lontani
ti giungan gli auguri a piene mani
sessanta e poi sei tirate d’orecchio
goditi il compleanno …
e buonanotte al secchio!!!

(1) lapsus freudiano ??? di Enio che legge
dotato, mentre Daniela annuisce convinta
tra le risate degli altri esclamando
“tutti e due, tutti e due!!!”

Lancio del pallone

16° anniversario della Valletta

(1 maggio 2012

Auguri a Moreno e Andrea

(5 maggio 2012)

Moreno e Andrea – maggio 2012
630 in due

Insieme a Moreno Andrea fa coppia
così questa sera sarà festa doppia;
Daniela a Mariangela dà mano forte
“farò io l’arrosto, tu pensa alle torte”
Noi qui convenuti all’amata Valletta
di già pregustiamo la lauta cenetta
e pur senza fare sorprese grandiose
s’è scelto con  cura per voi delle cose
aprite il pacchetto,  gli auguri si fanno
con un fragoroso
BUON COMPLEANNO

Auguri a Luciano

(11 maggio 2012)

Due disegni, un conticino pe’ un augurio precisino
poi indovina la sorpresa che quest’anno ti s’è presa.
Nel cliché più collaudato un presente s’è cercato
non borsello o dopobarba chè un sappiamo se ti garba,
non cintura per la panza …ma completa l’eleganza
A noi so’ sembrate adatte le più classiche ……..
Con gli auguri si fa il coro, buon compleanno… e buon lavoro

Recital " I Pagnere

"Un contenuto di emozioni
Piancastagnaio Teatro Comunale 25-05- 2012

E’ la gran sera! Si conclude oggi questa avventura teatrale che, al di là dello spettacolo prodotto, ha avuto il pregio di essere un re-incontrarsi tra amici di vecchia data, con il sapore delle attività della nostra gioventù. L’appuntamento è al Teatro per le 20,30 e siamo tutti puntuali; a dire il vero Giovanni è al lavoro già dal pomeriggio per mettere a punto la strumentazione come pure Elvio e Ivana per allestire la scenografia. Il palco (ohimè troppo stretto per tutta la compagnia), comincia ad essere affollato di persone piacevolmente emozionate che si scambiano battute e sfottò. Come prescritto dal manuale lo scaramantico “merda” viene ripetuto 3 volte, sottovoce, perché il teatro già sta riempiendosi di spettatori, mentre gli attori si defilano dietro le quinte e i suonatori rimangono alle loro postazioni per evitare di staccare qualche filo con i numerosi passaggi. Anche Silvio prende posto dietro la quinta accanto alla mamma, ad Elena e Letizia con la raccomandazione di non farsi sentire durante il Recital. Non c’è tensione ma emozione sì, e il dietro le quinte è troppo affollato così, un’ultima occhiata al pagnere” ci posizionamo sul palco pensando di aspettare ancora qualche minuto, l’applauso del pubblico invece ci invita ad iniziare… perché no … buio in sala e via a musica ed immagini. Piccole dimenticanze o esitazioni non guastano lo scorrere della narrazione e quasi tutto d’un fiato ci troviamo ai ringraziamenti finali salutati dagli applausi del pubblico che ha seguito con partecipazione gli argomenti proposti. Moreno-nonno, Emanuela-nonna, Rosella-zia e i vari nipoti con la loro recitazione spontanea e spiritosa hanno avuto il successo maggiore ma tutto lo spettacolo è stato veramente apprezzato. Sciolte tutte le tensioni ci attardiamo in teatro per un brindisi (o meglio per diversi brindisi) e per uno spuntino, gradito soprattutto da chi non ha fatto in tempo nemmeno a cenare come si deve. Appuntamento a giovedì prossimo per una cena di festeggiamento.

" I Pagnere "
Un contenuto di emozioni

"NOI"

... il recital nasce da una promessa fatta ad un amico ......

Il filo conduttore del Recital si snoda tra i ricordi della vita di paese degli ultimi cinquanta anni ed affronta problemi e situazioni che hanno caratterizzato tale periodo, la cui storia ci è di insegnamento e si rivela di estrema attualità.

Le tematiche trattate, attraverso racconti, monologhi, canti e supporti visivi, spaziano dalla crisi delle miniere, al problema dell'emigrazione e del lavoro, alle disparità sociali, agli affetti, al disagio giovanile, all'attenzione per gli anziani ed i diversamente abili, alla politica, all'amicizia.

Il tutto estratto da "I Pagnere" un contenitore di emozioni.

Interpreti
Orchestra: Angela, Giovanni, Andrea, Giuseppe
Voci:Cinzia, Maria Lorenza, Francesca, Maurizio, Elvio
Personaggi: Tommaso, Martina, Elena, Alessia, Giorgia, Riccardo, Emanuela, Rosella, Moreno, Paola, Luisa, Laura, Nazareno, Elena
Voce fuori campo: Letizia
Tecni luci, audio, video:Massimo, Marco, Romeo
Scenografia e fotografia: Giuseppe, Pietro, Elena, Roberto, Luciano

Si ringrazia:
Il Comitato Festeggiamenti San Filippo Neri, la Pro-Loco, l'Associazione Minatori, l'Amministrazione Comunale, la Biblioteca Comunale, il Laboratorio "Il Sole"

14 luglio 2012


Ohimè, ohibò, ordunque, orbene, orquando, ovvia, ci siamo lasciati alle spalle già mezza estate! Quello che invece ci è rimasto sulle spalle, sono le conseguenze di sudate e righiacciate che ci ha regalato questo tempo di caldo esagerato… e di aria condizionata, tanto da poter intonare - sulla famosa aria di Raffaella Carrà “come è bello far l’amore da Trieste in giù… - “come duole questa schiena dalla nuca in giù, pur la sciatica m’è presa io son stufa e tu?... Vuoi il caldo, l’ IMU, gli acconti e le denunce dei redditi, siamo tutti affranti, mentre Elvio, che ne ha fatte ben 507 (non specifichiamo di che), è più propriamente sfranto. Da questa settimana tocca il mare a Ivana, Giovanni e Riccardo, la prossima parte anche Letizia e a seguire Daniela e Andrea, Elvio lo spediamo direttamente a Mosca e San Pietroburgo per cui prevediamo fine settimana con 7, massimo 9 presenze. Ci ritroveremo il 4 agosto per la Festa della Famiglia e poi dal 19 gita in Trentino con la partecipazione straordinaria di Peppe, Silvio e Angela.

Venerdì 3 agosto ore 14

A quello che doveva essere un semplice appuntamento canoro si sono aggiunte altre disponibilità di prestazioni così che questo fine settimana è diventato un vero e proprio tour-de-force: si comincia venerdì 3 alle ore 14 con la partenza del famoso pulmino (generosamente dato in prestito come sempre da Salvatore) per caricare tutti gli strumenti alla Valletta e successivamente posizionarli nello splendido prato della Casa Famiglia, alla Colta, per la Messa in ricordo di Rita.

Qualche problema di livellamento non ci ha tolto il gusto di essere immersi in questo soffice tappeto verde che qualcuno non ha resistito a calpestare a piedi nudi. Il frinire delle cicale ha accompagnato il raccoglimento e la preghiera e bastava alzare appena lo sguardo perchè il luminoso cielo sembrasse ancora più vicino. Dolcetti vari hanno completato questa “Festa” caratterizzata dalla serenità e dalla testimonianza di servizio verso i più bisognosi che Rita ci ha generosamente lasciato. Terminata la Messa ci siamo attardati a provare qualche nuovo canto previsto per domenica mattina poi Giovanni ha iniziato a staccare le prese, a riavvolgere tutti i fili, a raccogliere tutto il materiale seguendo lo schema mentale segreto che lui solo conosce e nel quale non possiamo interferire pena … la dimenticanza di qualche pezzo. A seguire la sistemazione degli strumenti all’interno del pulmino, appannaggio di Elvio, il quale li incastra secondo uno schema mentale segreto che lui solo conosce e nel quale non possiamo interferire pena … l’assoluta impossibilità di farci entrare tutto l’ambaradan.

Sabato 4 alle ore 17

si ricomincia con lo scarico degli strumenti e la sistemazione sul palco approntato per la Festa della Famiglia quest’anno incentrata sul tema “La famiglia, il lavoro, la festa”; stavolta con più calma vengono eseguiti i vari test di suoni e voci e alle 19,30 comincia il concerto con l’assaggio di 6-7 pezzi prima di cena, per poi proseguire dalle 21 alle 23. Nonostante si tolga dal repertorio qualche brano in cui ci sentiamo meno sicuri, si sente che non abbiamo provato a sufficienza (causa ferie ora di uno, ora dell’altro) e l’esecuzione di alcuni pezzi non è il massimo… vorrà dire che abbiamo barattato la qualità con la novità. Tra il pubblico ci sono stati comunque alcuni estimatori che ci hanno supportato con il loro applauso e la loro partecipazione oltre ai “vallettari non-suonatori e non-cantatori” che con pazienza ci accompagnano e sopportano. Al termine di questa allegra e tiepida serata – una delle poche volte in cui non è stato necessario il giaccone – Giovanni ha iniziato a staccare le prese … (vedi sopra) …

Elvio, il quale li incastra …(vedi sopra) …

Il peggio è stato convincere Silvio che non si andava alla Valletta a scaricare il pulmino visto l’appuntamento di domani mattina, alla fine Elvio lo ha comunque salito sul furgone e, anziché attraversare solamente la strada, gli ha fatto fare il giro del viale riconsegnandolo poi alla mamma al cancello di casa.




Domenica 5 ore 8,30

Elvio ci dà buca … annunciata… quando arriva Angela con Silvio alle 9.30 il pulmino è completamente scaricato per la terza volta e gli strumenti posizionati al lato del palco che oggi accoglie l’altare e i sacerdoti per la Messa all’aperto. Seppure in formazione ridotta, ( manca Elvio e manca anche Andrea che era tornato appositamente dal mare solo per il concerto di ieri sera) e un po’ a corto di voce,  i canti sono venuti bene e sono stati cantati con partecipazione dal popolo. Stavolta di sottofondo, anziché le cicale, c’era il ritmico sbattere dei lansagnoli sulle spianatoie per la preparazione dell’imminente pranzo. Al termine Giovanni ha iniziato a staccare le prese … (vedi sopra) … ma stavolta la sistemazione all’interno del furgone è toccata a Maurizio  che se l’è cavata proprio bene, salvo doversi sgranchire un quarto d’ora dopo essere stato scomodamente piegato là dentro. Finalmente alle 19 gli strumenti sono tornati al loro posto al piano superiore della Valletta … “in tempo per una provetta” dice Giovanni rischiando il lancio di oggetti contundenti ma suscitando le nostre risate.

9 agosto 2012

Queste “zie” della Valletta han paura di sbagliare
ei nipoti grandicelli non riuscire a contentare
è così che la sorpresa non è più del festeggiato
ma il rituale del pacchetto ce lo siamo conservato
come quello di cantare TANTI AUGURI tutti in coro
e lanciar verso il soffitto un pallone rosso e d’oro.

Compleanno di Riccardo – Anche a Riccardo è toccato andare a scegliersi pantaloni e maglietta insieme alle addette (ai regali) e all’immancabile Silvio. Eh si, anche  lui ormai ha dei gusti ben precisi che ci hanno dissuaso dall’idea di fare di testa nostra. Ci siamo conservato il gusto di farci confezionare un bel pacchetto che Riccardo ha aperto alla presenza della frettolosa Valletta, nella stessa sera c’era la manifestazione di “asta e bacchette” e così è stato rimandato a incontri successivi il lancio del pallone.

15 agosto 2012

Sono venuti da ogni dove… alla Valletta da Porto Sant’Elpidio, da Orvieto, da Pisa, da Siena, da Firenze … a cercar refrigerio da questa torrida estate. Ognuno, come i Re Magi, ha portato il suo dono e noi li abbiamo accolti facendo del nostro meglio.

Innanzitutto la Valletta, agghindata per le feste, ci ha ospitati, tutti, col suo fare affettuoso con le sue fronde ombrose ridando respiro ai nostri polmoni. Bruno & C. hanno portano TIR di aperitivi, antipasti e stuzzichini da far invidia ai più rinomati ristoranti della zona

Le donne hanno preparato la pasta fatta in casa (ben venticinque uova di sfoglia …) con ogni sugo e condimento possibile ed immaginabile … e ne avanzarono dodici ceste … Dal forno sono usciti arrosti gustosi. Libagioni da non dire, frutta e dolci a volontà con in finale un buon caffè. Il tutto da godersi rigorosamente all’aperto giorno e sera

Non è mancata la coreografia dei cavalli ad allietare la festa dei grandi e piccini con Silvio che ha fatto ben due giri su DJ

E poi … chi aveva voglia … si è cimentato nelle ripetute passeggiate nei boschi alla ricerca di qualche … fiore … (vista la latitanza dei funghi … ) altri si sono dati … al canto … (visto che Elvio si era dato all’ippica …) Ma soprattutto …

le interminabili sfide a carte tra montanari e pisani che non volevano darsela vinta gli uni con gli altri hanno animato il pomeriggio (che a piano non c’è, ma alla Valletta si) fino a sera (anche se … a dire il vero … noi montanari, ci siamo presi una bella batosta …)

Quando a fine giornata, rigovernato il tutto, siamo giunti ai saluti ci siamo scoperti un po’ più … amici … Sono ripartiti per ogni dove… dalla Valletta

21 agosto 2012

Col polpaccio che fa male,
con la pelle un po’ bruciata
non rinuncia Dani Dani
a una bella passeggiata.
Sistemato Eniuccio suo
sopra il plaid, sotto l’abete,
da Mariangela spronata
riva alle più alte mete.
Se due ore ha camminato
quando aveva un anno in meno
dopo fatto il compleanno
dovrà andar tre ore almeno.
Per la sera (stanca morta)
lascerà un poco di fiato
per soffiar le candeline
mentre il coro si è intonato.
Tanti auguri alla Batenga,
le diciam BUON COMPLEANNO
sono tre … e poi  …anta
perlomeno un altro anno.

Elvio, Peppe, Giovanni 2012 (60)

(Agosto 2012)

C’è quest’anno un’inflazione
di sessanta,  alla Valletta
parte a agosto la canzone
e novembre infine aspetta.

Già pregusta il primo in fila
una bella cavalcata
il secondo si defila
… preferisce una suonata
mentre il terzo muto resta
e ci pensa su un pochetto
che gli passa per la testa,
un arpeggio o un motivetto?

Era un altro cavalcare
con l’ardore dei vent’anni,
Peppe nostro per QUEI COLPI
non entrava più nei panni
e Giovanni lesto, lesto,
è salito sull’altare
‘chè  le grazie dell’Ivana
non voleva più aspettare
.

Giovanotto ritornare,
aver d’anni la metà
come sogno …tal rimane
oramai hai “ ‘na certa età”

Il regalo che più vale
la figliola te l’ha fatto
non si può trovar l’uguale
pur se giri come un matto.

Noi ti si offre a piene mani
l’amicizia che è  ristoro,
che accompagna i tuoi domani,
che fa lieto anche il lavoro;
nel regalo ‘un c’è sorpresa
sempre son gli stessi panni
con la voce forte e tesa
applaudiamo ai sessant’anni.

Ecco un brindisi sonoro,
ti facciamo tanti auguri,
e un BUON COMPLEANNO in coro
fa tremar persino i muri.

La valletta tutta

POZZA DI FASSA - Tanto prima o poi spiana

Vai al diario di viaggio


"Ho sentito la montagna parlare"

Dove vai
perché mi abbandoni
Forse perché, oggi, mi vedi con le ciglia aggrottate
col velo nero in testa
e con gli occhi gonfi
dai quali sta per sgorgare un pianto dirotto …

E’ vero
stamani sono rattristata
ma è perché stai andandotene via …
speravo tu potessi restare
e invece …

Eppure
ti ho accolto a braccia aperte
indossando i miei abiti migliori
fatti dei verdi intensi dei prati e dei boschi
dei marroni rosati delle mie rocce
dei colori sgargianti dei miei fiori odorosi
del candore dei miei ghiacciai
delle pennellate d’oro
spalmate dal sole sulle mie vette
dall’alba al tramonto

Eppure
ti ho steso tappeti preziosi
lungo i percorsi dei miei sentieri
ti ho spronato nell’immensa fatica dell’ascesa
per condurti su vette vertiginose
e mostrarti panorami indescrivibili
fatti di nevi eterne
vallate amene
picchi prodigiosi
pascoli e prati ombrosi
laghi silenziosi
trasparenti di acqua nitida e fresca
fiumi, cascate, torrenti e ruscelli
che ho cercato di rianimare
dalla incombente siccità
con piogge notturne

Eppure
i pini odorosi di resina
le slanciate betulle
le campanule, le primule, le margherite,
e ancora i mirtilli, i lamponi, i funghi,
tutta la mia flora
ti ho porto in cesto argentato
perché tu, toccando con mano,
ne potessi gustare la bellezza

Eppure
ho radunato al tuo passaggio
il vigile falco
il silente, maestoso volo della poiana
lo squittio della marmotta
il timoroso sgusciar via dello scoiattolo

l’allegro sgroppare dei cavalli
coi loro puledri allo stato brado
l’operoso ruminare delle mucche
e le capre, l’asino e il pony
perché tu potessi ammirare
il loro quieto vivere
nell’equilibrato e delicato mio ecosistema

Eppure
ti ho ospitato
insieme ai tuoi amici
nelle mie baite
piene di calore e sapore;
ho rinsaldato la vostra amicizia
nelle mie dimore
di legno pregiato
e vi ho offerto
i miei piatti migliori
col sorriso
che la mia gente
ha riflesso nel volto
perché stampato nel cuore

… E te ne vai così …
Chissà se mai tornerai …

… Ed io mi volto
per un ultimo sguardo
e mi immagino di nuovo qui
tra qualche anno
per vedere riflesso
lo splendore di questi monti
negli occhi chiari
di Sofia …
Chissà !!!



Elvio 26.08.2012

Venerdì 14 settembre

Le signore e signorine della Valletta, compresa la piccola Sofia, si ritrovano, a piccoli gruppi, dalle parrucchiere di zona, dove spendono quasi tutto il pomeriggio per le pettinature più o meno elaborate, mentre il gruppo dei suonatori è partito alla volta di Siena per montare gli strumenti nella sala dell’Agriturismo dove si svolgerà il pranzo nuziale.


 

Sabato 15 settembre

Le prime luci ad accendersi sono naturalmente quelle della famiglia dello sposo dove, poco dopo le 8, sono tutti già pronti, acconciatura della madre compresa e i vestiti in bell’ordine per il cambio dell’ultimo momento a casa di Marco. Con largo anticipo rispetto alla cerimonia i nostri sono agghindati per la festa e felici per la bella giornata che il sole promette … troooooppo banale … Giovanni decide di movimentare la giornata chiudendo due dita di Ivana nel bagagliaio. Panico per i tagli sanguinanti (che oltretutto rischiano di macchiare gli abiti appena cambiati) e per il fatto che Ivana non sembra riprendersi. Fortuna che Claudio e Paolo, esperti infermieri, prestano le cure del caso alternandosi tra Ivana e Giovanni che, nel momento concitato, ha realizzato di non sentirsi tanto bene a sua volta. L’intera famiglia, nonostante la drammaticità del momento riesce a mantenere la calma, il quasi- sposo compreso nonostante rischi di presentarsi da solo all’altare, e con ben un quarto d’ora di anticipo arrivano tutti alla Chiesa di San Domenico ricevendo gli auguri e i saluti degli ignari parenti e amici lì radunati in attesa. La cripta di San Domenico con i suoi archi a vela in mattoncini, decorata da bianche composizioni di fiori, fa da sfondo alla liturgia scelta dagli sposi e agli sguardi sorridenti che si scambiano. La tradizionale pioggia di riso al naturale e dipinto in vari colori per l’occasione, accoglie la bella coppia all’uscita di Chiesa, poi, saliti su una Bianchina decappottabile, fanno il giro per le foto di rito mentre gli ospiti si dirigono in fila indiana in direzione dell’Agriturismo dove iniziano con l’aperitivo intrattenuti dalle apprezzate canzoni della “Valletta Sound”. La sala da pranzo è apparecchiata con cura e le portate si susseguono fino alla splendida e deliziosa torta del Marron Glacé decorata con roselline di pasta dolce degli stessi colori del bouquet della sposa; a seguire il concerto con le canzoni degli anni 60, 70, 80… conosciute e cantate da molti dei convitati. Giovanni interrompe il concerto un paio di volte per ottemperare al suo ruolo di padre dello sposo, quando ritorna dopo aver saldato il conto del cattering gli facciamo suonare “Piazza Grande” che non per niente inizia con queste parole “Santi che pagano il mio pranzo non ce n’è ….” La festa prosegue fino all’imbrunire e l’ultimo abbraccio dei genitori agli sposi conclude la magnifica giornata.

Per Marco e Barbara 

Ho una breve parafrasi della vita da proporvi
E’ un po’ come percorrere un sentiero di montagna
Dapprima corre pianeggiante su un prato erboso e l’odore dei fiori inebria l’olfatto. Poi sale e si incunea nel bosco ombroso e l’aria frizzante ossigena i polmoni . Infine si inerpica sulla parete rocciosa ed il cammino si fa duro e faticoso
In quel momento, il più forte, non allunghi il passo lasciando irrimediabilmente indietro, il più debole, in difficoltà
FermateVi, sostate, riprendete fiato, raccogliete le energie, guardatevi fissi negli occhi, dialogate
L’uno tenda la mano all’altro e lo trascini con se fin sulla vetta dove si spalancherà la visione appagante di un panorama mozzafiato
In questa “corsa” non vince chi arriva primo … conta arrivare insieme …

Elvio

Sabato 20 ottobre
Il Giumbotto doppio di Pilorre”



 

Non potendo dirigersi a Torino
per la musata data a Monticchiello
il giullare festeggia qui Peppino
con libagioni, torta e uno stornello

Noi siam riuniti insieme alla valletta
fra bucatini, amatriciana e penne
nell’atmosfera bella e senza fretta
facciamo tanti auguri al sessantenne

stasera circondato dagli amici
e dai parenti quelli un po’ più stretti
venuti qui sul monte alle pendici
intoniam  cori come  alpin  provetti

Per dire il vero abbiamo un po’  patito
sia pure non restando mai negli ozi
difficile è trovare  a  quel partito
un vestiario adatto nei negozi

Perché con quella bella … “Siluette”
bisogna il colore combinare
o vai sul nero oppure sul Bluette
ad una taglia forte da abbinare

Ma ormai di jeans e di magliette fine
son piene tutte le ante dell’armadio
di scarpe ne conserva più dozzine
per cui sul vestiario ‘un c’è rimedio

anche l’attrezzatura del complesso
riempie casa e pur lo scatolone
c’è solo lo sgabello che è mal messo
ma Angela gli ha fatto il seggiolone

Poi ci è venuto in mente:
… “un bel Giumbotto !!!”…
da sciolinare per il nuovo inverno
così da far contento il  “Giovanotto”
… E’ di “pilorre”… che duri in eterno

La filastrocca è giunta a conclusione
in alto i calici e a Peppe brindiamo
il futuro sia … una bella canzone
cento di questi giorni ti auguriamo.

A PEPPE    18-20 Ottobre 2012
Gli amici: Della Valletta, di Piano, di Abbadia, di Siena, di Ravenna, di Orvieto, di ritorno dall’Egitto, ...di Narni … di Terni …e  di…’ntorni …

Made in '52

Sabato 27 ottobre 2012 La festa di classe 1952


Entra in ufficio con quel suo fare imperioso e deciso e mi sembra di rivedere in lei il piglio di sua madre Francesca. E’ Tiziana che sentenzia: “nun me ne vo di qui se nun organizzamo sta festa” Anche Giancarlo insisteva perché almeno per i sessanta anni ci si ritrovasse.
In meno di un mese, grazie alla collaborazione di: Tiziana, Luisa, Giancarlo, Gianfranco, Antonio, Damiano, Giuseppe, Giovanni e Elvio, dopo riunioni, ed incontri di programmazione, eccoci pronti: 

  • diramiamo gli inviti,
  • contattiamo le persone,
  • stabiliamo il programma,
  • fissiamo il ristorante ed il menù,
  • predisponiamo gli addobbi (un grazie particolare a Angela),
  • prepariamo le scenette,
  • convochiamo il complesso musicale della “Valletta sound”,
  • rimediamo alla defezione del “basso” arruolando Rodolfo (bravissimo per l’occasione),
  • acquistiamo magliette personalizzate e pennette Web con foto e indirizzi,
  • ordiniamo la torta,
  • e … un fascio di rose … da mozzare il fiato.

Per Sabato 27 ottobre tutto è pronto … riusciremo a stupirvi …

Siamo una bella comitiva (circa settanta persone). Ci raduniamo alla “Porta di Sopra” e dopo il saluto cimiteriale e la celebrazione della messa, ci dirigiamo alle “Aiuole” dove ci aspetta l’aperitivo e … a seguire … la cena (ottima), i canti, i balli, le scenette … fino alle tre di notte.

Tutti indossiamo le magliette a tema, e lo scambio di sorrisi, di strette di mano, di confidenze, di @mail e di numeri di cellulari, hanno definito lo spessore di una festa che ha fatto ritrovare cari amici provenienti da ogni dove, che a fine serata, quasi non volevano più andar via, se non dopo aver ricevuto la promessa di rivedersi … presto …

La cosa più bella … è incontrare di nuovo quelle persone per strada e scambiarsi la cordialità che da anni era assopita.

Grazie a tutti Voi

Per rinverdire le emozioni dei primi anni di scuola è stata anche eseguita una scenetta in tema, con tanto di grembiuli, colletti e fiocchi, dove, secondo l'improvvisazione del momento, i protagonisti hanno ricordato caratteristiche e manie di compagni e maestri.

Festa di classe 1952
(preparare i convenuti in sala per il coro “Garibaldi”)
Voce fuori campo:
“Scuola Elementare Pasquale Mazzi di Piancastagnaio anno scolastico 1961-1962
Quest’oggi, nelle classi riunite, è tutto un fremere di preparativi per un evento eccezionale”

SCENETTA DELLA SCUOLA

Ingresso maestra e alunni
Sistemazione sedie, scrivania, e lavagna
Si procede all’appello

(battute del tipo: … chi non è presente alzi la mano …)Entra la Bidella: (battute del tipo: tieni dormiglione … stamani ti sei dimenticato la colazione …)
La maestra spiega che oggi, oltre alle normali lezioni, ci sarà qualcosa di particolare …
Verrà il Direttore, che potrà anche interrogare,
E si festeggerà il centesimo anniversario dell’Unità d’Italia …
Musica: … “Si scopron le tombe …”
Entra il Maestro Spera Piero con i suoi alunni con le bandierine a passo di marcia.
Interrogazione di matematica e Giancarlo, che risponde sbagliando, viene mandato dietro la lavagna
Entra la bidella (battute del tipo: … di a tuo babbo che mi venga a sistemare il gabinetto … )
e poi annuncia: Arriva il direttore
Direttore: interroga qualcuno e ordina di fare un pensierino
Lettura di qualche pensierino
Il direttore illustra l’evento del centenario con un breve discorso
Da dietro la lavagna Giancarlo dice : “Oh mirate popo’ che c’è scrittu qui dietro”
Si gira la lavagna … e …
Il direttore consegna la chiavetta simbolicamente al capoclasse
E lo invita ad eseguire il coro finale
(… Garibaldi …)
Finale con stacco musicale della marcia dei bersaglieri
Tutti escono correndo in fila a suon di marcia

Compleanno di Giovanni e Angela 10.11.2012

Non c’è storia… le ragazze sono imbattibili con  quiz e sciarade! Alloro per entrambe le squadre, per fortuna la cena ancora rappresenta una bella consolazione per tutti. C’è voluto un bel fiato per spegnere le 560 candeline che rappresentano gli anni dei nostri festeggiati.


Dato che siamo ragazzi ..
con la voglia di giocare
senza far grossi strapazzi

e vogliam dimenticare
sia gli affanni che li c...
siamo quì per festeggiare

E' per Angela e Giovanni
che la gente oggi s'appresta
ricorrendo i compleanni
a gestir la Grande Festa
senza trucchi e senza inganni
gareggiar tosto ci resta

Due le squadre sian formate
da maschietti e femminucce
per la gara preparate
in pantofole e babbucce
quiz, sciarade e scaramucce

Ogni busta è una sorpresa
che vi assegnerà un punteggio
Orsù dunque non ci pesa
evitiamo ogni spareggio
diamo inizio alla contesa
per veder chi è meglio o peggio

Dei maschietti il dirigente
è Giovanni l'esodato
mentre Angela è evidente
dalle donne ha egual mandato
e sarà stupefacente
chi la palma ha conquistato

Un gran premio al vincitore
con la fascia e con l'alloro
un "cadeau" consolatore
per chi non conquista l'oro
ed un brindisi di cuore
per quei due, proprio a loro

Ed allor dice Letizia
su sbrighiamo 'sta faccenda
qui in Valletta in amicizia
'che finita è la merenda
tarda è l'ora il gioco inizia
la vittoria ognun pretenda

Per poi i calici levare
e l'augurio a lor cantare

La Valletta Group e il Laboratorio "IL SOLE" insieme

20 Dicembre 2012

Natale 2012
Eccoci a Natale, e con lui ritroviamo Voi. Le persone alle quali siamo legati da un sincero sentimento di amicizia e gratitudine. Ogni anno siamo legati a voi con un filo dorato che diventa sempre più robusto. Grazie per esserci anche quest'anno a portare allegria a noi ma specialmente ai nostri e dopo tanti anni anche vostri ragazzi.

Un grande abbraccio
gli operatori e i ragazzi del "SOLE"

La festa più festosa dell’anno: Mirko ci accoglie nel piazzale, sistema i cappotti, si prenota per la performance successiva, con tutti ci scambiamo sorrisi e saluti. La giornata non è per niente male e il complesso è quasi al completo, (mancante Letizia onde evitare contagi  varicellosi) e vanta tra le sue file una new entry, Caterina, la cuginetta di Silvio, che benché emozionatissima, suona egregiamente con il flauto traverso i due pezzi preparati, anche Luca se la cava bene  con il campanaccio nel brano di De Andrè Fiume Sand Creek;  zie, zii e cugini di Silvio sono arrivati numerosi e partecipano volentieri alla cantata generale. Babbo Natale non si fa attendere,  scambia i suoi pacchetti con i bacetti dei destinatari che sono impazienti di aprire le loro sorprese e sono sempre contenti di ciò che ricevono. Altra sorpresa della serata è la proiezione del  cortometraggio sonoro dove gli ospiti del Laboratorio sono i protagonisti con le loro attività quotidiane ed eseguono  un particolarissimo concerto fatto con strumenti non convenzionali: spatole, pennelli, costruzioni, mani, piedi, stendini della biancheria, voci ecc. , ognuno è giustamente orgoglioso della propria esibizione , il risultato bello ed  originale.

30 dicembre 2012 domenica

Cominciamo oggi a preparare qualcosa per il cenone di fine anno, almeno le lasagne, e diamo una bella focata al forno a legna dove cuoceremo verdure e carni miste. Riusciamo ad intrecciarci nel conto dei partecipanti anche se non saremo tantissimi: 19, o forse 21, o forse 28 … dipende anche dal tempo che potrebbe buttare a gambe all’aria i progetti di alcuni.