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Viaggi - Croazia 2004


diario di viaggio

Croazia (21-28 Agosto 2004)

21 Agosto 2004

"AAAAHA, s'accomincia proprio bene!!!": un'acqua come le funi ha dato il benvenuto in Croazia al nostro gruppo che ha fatto appena in tempo a posare le valigie in albergo prima che iniziasse il nubifragio. Rimasti anche senza corrente elettrica e' stato impossibile disfare le valigie e darsi una ravversata, con il forte rischio di non riuscire a mettere qualcosa sotto i denti per cena dato che per arrivare all'albergo principale si sarebbe dovuto affrontare la tempesta. Tutto cio' era aggravato dalla partenza avvenuta nel cuore della notte, in puro stile Fantozzi con macchine stracariche per gli occupanti e i bagagli, cui erano stati aggiunti, tanto pe' non sape' ne' legge ne' scrive, sdraio, ombrelloni (rivelatisi poi del tutto inutili) racchette da tennis... e chissa' che altro, compresa una farmacia ben fornita dato che Riccardo era partito con 37,4 di febbre, e poi... non si sa mai! Peccato perche' la traversata con l'aliscafo veloce Ancona-Spalato con destinazione Tucepi, borgo della riviera di Makarska (Dalmazia Centrale), non era andata poi male. Quando finalmente siamo potuti andare a cena ci siamo accorti di essere stati divisi in due gruppi in ambienti diversi, non ci siamo pero' lasciati scoraggiare dalle difficolta' esagerate degli addetti alle sale e ...per prima cosa abbiamo fatto ugualmente gli auguri a Daniela riunendoci attorno al suo tavolo, per seconda, abbiamo ottenuto una sistemazione piu' "riconcolta" (n.d.r. "raggruppata") della grande famiglia per i giorni successivi. 

 

22 Agosto 2004

Mariangela non ha voluto rinunciare alle passeggiate salutari del primo mattino, dopo tutta la fatica che ha fatto per mantenere una buona forma ed e' riuscita anche a  coinvolgere qualcuno dei non dormiglioni, aumentando addirittura il gruppetto dei volenterosi di giorno in giorno. L'unica che non si e' fatta coinvolgere nemmeno una volta e' stata Ivana tutta dedicata a rosolarsi al sole peggio di una lucertola. Il novello Coach Mariangela non e' indietreggiata nemmeno con la ginnastica in acqua (acquagym), avendo come fans personali Elena e Caterina che hanno apprezzato calorosamente le sue allegre performances; tutti poi si sono deliziati, (si fa per dire dato l'acqua piuttosto fredda) con l'idromassaggio. La spiaggia e' davvero suggestiva: grandi pini allungano la loro ombra sulla striscia di ciottoli che assassinano i piedi ma ci regalano un'acqua veramente limpida e pulita che si infrange contro piccoli scogli. In sala da pranzo ora siamo sistemati vicini ma su tre tavoli, percio' per festeggiare degnamente Daniela e Elvio siamo andati a pranzo fuori. 

    

23 Agosto 2004

Prima escursione con meta Dubrovnik (l'antica Ragusa), nonostante Elvio cominciasse a pencolare con un incipiente raffreddore. Malauguratamente per noi abbiamo avuto la stessa idea di almeno altre tremila persone per cui non si trovava un posteggio vicino al centro della citta' nemmeno a pagarlo. Dato che eravamo in gita di piacere a tempo perso, ci siamo incamminati a piedi sul pittoresco lungomare a picco sulla scogliera per arrivare poi al corso principale: lo Stradun. La ricostruzione della citta', considerata patrimonio UNESCO, e' a buon punto, anche se sono ancora visibili tracce della lunga guerra dei Balcani. Visita alla cattedrale Velika Gospa ed al palazzo dei Rettori; nel cortile interno, sulla scalinata di accesso, e' stata scattata la tradizionale foto di gruppo. Il nostro cassiere, tanto per non smentirsi, vieta tassativamente ad Elena di prendere il gelato a due palle perche' costano di piu' che a Tucepi. Non ci resta nemmeno il tempo di fare il bagno o prendere un po' di sole dato che il viaggio in macchina per tornare all'albergo e' piuttosto lungo. 

  

24 Agosto 2004

Come concordato a tavolino prima della partenza, un giorno di mare e uno di visita alle bellezze del paese ospitante, cosi' ci tocca la seconda giornata di mare. Giovanni si converte ai salutisti associandosi alla passeggiata mattutina. Elvio e' decisamente raffreddato e in ciampanelle per una fastidiosa tosse; per quanto restio a qualunque cura si lascia convincere da Daniela che gli offre la farmacia in toto (il gesto non e' del tutto disinteressato dato che, dormendo nella camera accanto ad Elvio, Daniela ha sentito tossire tutta la notte). Solito acquagymn in una delle quattro piscine a disposizione e solito bagno in mare per gli aficionados della spiaggia.  Riccardo prende confidenza con l'acqua salata della piscina e prova a stare a galla da solo. Le racchette, a differenza di ombrelloni e sdraio, sono risultate utili ad una storica partita in cui Luciano batte Andrea 7 a 5. 

 

 

 

   

25 Agosto 2004

Giorno di escursione ... che salta, in attesa del recupero di Elvio. Tutti al mare, tutti al mare, a mostrar ... come da copione. Moreno, causa insonnia, volente o nolente si aggrega alla passeggiata mattutina. Nel tardo pomeriggio tutti i ragazzi e Giovanni si sfidano a minigolf su 18 buche, neanche a dirlo vince come sempre Giovanni che allenta i cordoni della borsa consentendo a tutti un gelato in notturna... ma con una sola palla, in quel di Makarska.

   

26 Agosto 2004

Finalmente si parte per la seconda escursione con meta il Parco Nazionale del Krka e, tanto per non fare preferenze con la prima gita, ci siamo sciroppati altre tre ore di macchina sul lungomare.  Procediamo lentamente a causa dei limiti di velocita' e della strada stretta costeggiando le grigie montagne, brulle, con appena qualche cespuglio di vegetazione, senza intravedere nemmeno un animale al pascolo e senza incontrare paesi. Riccardo, tanto per movimentare il tragitto, ferma la carovana ogni mezz'ora al massimo perche' gli scappa la pipi', anche se spesso e' un falso allarme! Stufi del solito monotono panorama abbiamo imboccato una strada interna in direzione di Sibenik dove ci ha colpito la somiglianza dei piccoli campi, apparentemente incolti, con i confini tracciati da grossi sassi come usa in Sardegna (tanca). Si nota che l'economia e' molto povera per la mancanza di infrastrutture e strutture industriali, quantomeno per ora tutto cio' e' giovato a preservare un ambiente intatto. Finalmente arriviamo all'ingresso del Parco e scegliamo di fare il percorso a piedi, anziche' il percorso via acqua con il battello. Una passerella di assi ci guida attraverso il bosco scavalcando pittoreschi ruscelli pullulanti di cavedani, monticelli e cascate, tutti con gli occhi bene aperti non solo per le bellezze del paesaggio ma anche per scansare i serpentoni di cui ci avevano avvertito grossi cartelli e che per fortuna non abbiamo visti. Eccoci arrivati nei pressi della cascata Skradinski Buk (vedi contributo fotografico): questa, a differenza del Niagara, e' veramente immersa in una natura incontaminata, ne e' riprova la gran quantita' di vespe presenti di cui Mariangela ha fatto subito le spese. Nel prato vicino c'e' una marea di gente distesa a prendere il sole, subito imitata da Ivana, o a fare il bagno nel fiume, vicino alle cascate, quasi imitata da Letizia che ci ripensa all'ultimo minuto dato che il letto del fiume e' cosparso di sassi scivolosi. Un gruppetto di "bocche scelte" (quasi tutti gli uomini, Elvio e Riccardo esclusi), decide di pranzare comodamente seduto a tavolino ... e fa proprio bene dato l'immangiabile hamburger che e' toccato al resto della truppa. Nel pomeriggio visitiamo un antico mulino per la macinazione dei cereali dove Letizia e Mariangela, seguite a ruota da Giovanni, scoprono due signore che tessono tappeti e borse con un antico telaio. Nella strada del ritorno Giovanni imbocca un tratto di autostrada, forse inaugurata la mattina stessa, e Enio gioca a "segui Giovanni" tallonandolo diligentemente anche quando sbaglia strada, continua a seguirlo quando il fondofila sfanala a tutta randa provocandone alla fine l'ira funesta. Come San Paolo illuminato sulla strada di Damasco, Giovanni ed Elvio ritrovano finalmente la retta via, previa repentina inversione di marcia. Stanchi ma felici siamo tornati in albergo dove ci siamo consolati... ahime' ancora una volta con una sola palla di gelato.

 

    

 

 

27 Agosto 2004

Per la gioia dei giovincelli, quarta giornata di mare. Ormai esperti e allenati con l'acquagymn i ragazzi si esibiscono in esercizi di nuoto sincronizzato, Riccardo ha fatto il salto di qualita' e ...udite, udite, nuota senza braccioli.Ivana e' "cotta", il resto della truppa approfitta per un ultimo bagno e  riposino all'ombra di pinete e palme. La serata si conclude con le solite "vasche lungomare" tra acquisti di gift, souvenir e "palle" di gelato (qui ne possiamo prendere anche due).

   

28 Agosto 2004

Ultimo giorno "ed al travaglio usato ognun col suo pensier fara' ritorno", questo non ci impedisce di fare l'ultima passeggiata mattutina, l'ultimo bagno e l'ultimissimo idromassaggio. Con le valigie tutte pronte partiamo per la terza escursione a Spalato (Split) da dove ci imbarcheremo per il ritorno.  Pic-nic ai giardini pubblici, dove abbiamo usurpato per un po' di tempo le panchine ai barboni, prima di inoltrarci nella citta' attraverso la Porta Aurea. Classica toccata portafortuna al pollicione del Vescovo Gregorio di Nin di guardia alla porta. Il centro storico di Spalato coincide con la struttura perimetrale quadrilatera dell'immenso Palazzo di Diocleziano ancora molto ben conservato nelle sue note architettoniche tardo-romaniche in marmo bianco, cui si accede da quattro porte collocate ai punti cardinali, compresa una direttamente sul mare. Ligi alle prescrizioni del nostro cassiere avevamo rinunciato a visitare il mausoleo imperiale, quando con un vero colpo di ...fortuna ci siamo imbattuti in un matrimonio molto inn cui ci siamo accodati senza troppi scrupoli (memori del "poro Oddone" e del suo proverbiale detto quando si autoinvito' ad un matrimonio esclamando "quanti siamo!"), cosi' soddisfacendo la nostra sete di conoscenza e sapere, naturalmente a gratis.  Dopo ore e ore di girovagare per la citta', in attesa dell'agognato imbarco, le nostre povere fette, unitamente allo stomaco, hanno trovato sollievo in un ristorante tipico dove abbiamo dato fondo alle ultime cune con una buona pizza e il gelato, finalmente a due palle, viste le economie perseguite nella giornata. Qualche problema di ingorgo per l'imbarco con rischio di nuova ira funesta, e' sempre valido il detto "il mare ci rende nervosi!" che ci serve sempre a smorzare le momentanee intemperanze. Solo un piccolo gruppo rimane sul ponte mentre la nave si allontana dalla costa, poi tutti nelle cabine di prima classe, in cuccetta, per recuperare le energie e prepararsi all'ultimo viaggio.

  

    

 

29 Agosto 2004

Arrivo ad Ancona di prima mattina senza altri intoppi. Finalmente l'organizzatore, factotum, capofila, cameramen... tira un sospiro di sollievo ringraziando Dio che ancora una volta ci ha assistiti. Le donne invece gia' disfano mentalmente le valigie organizzando l'ordine di esecuzione delle lavatrici e del ferro da stiro. Angela, Peppe e Silvio, liberi da queste ambasce,  si sono occupati volentieri dell'accoglienza alla Valletta.